Atena Lemnia

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Ricostruzione dell’Atena Lemnia, A. Furtwangler

L’Athena Lemnia era una delle tre statue nell’Acropoli di Atene dedicate alla dea della saggezza Atena. L’originale bronzeo di Fidia, eseguito tra il 451 e il 448 a.C. per gli Ateniesi che erano andati come cleruchi, cioè come coloni, ad abitare l’isola di Lemno, è noto soltanto da pochissime repliche in marmo di età romana, alle quali vanno aggiunte la testa rinvenuta nei pressi del Rione Terra a Pozzuoli e la Testa Palagi a Bologna, quest’ultima ritenuta dagli studiosi la più fedele all’originale.

La statua si ergeva su un piedistallo all’aperto, sull’Acropoli di Atene, ed era considerata la più bella statua di Fidia. La dea è in atteggiamento assorto e pensoso; le guance morbide e il naso armonico ne accentuano la bellezza, celebrata da numerosi scrittori antichi tra cui Luciano di Samosata, che la definiva l’«opera» per antonomasia di Fidia, e Pausania, che precisava: «la più notevole delle opere di Fidia è la statua di Atena detta Lemnia, dal nome dei suoi donatori». Caratteristica è anche la capigliatura, modellata in ciocche simmetriche che danno una sensazione di corposità e morbidezza.

La statua presenta l’egida di traverso sul busto: questo particolare è simbolo di pace.

Nelle pieghe del peplo si possono riscontrare notevoli giochi di chiaroscuro. Il volto girato verso destra bilancia il braccio sinistro alzato.

Bibliografia

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