Il telaio verticale

Il telaio verticale è una modifica del telaio orizzontale che viene sollevato, il tessitore è seduto e il tessuto si forma nella parte bassa.

Si ha poi il telaio verticale a pesi, in Italia le prime informazioni su di esso ci vengono dalle incisioni rupestri in Valcamonica (BS), precisamente dalla Roccia Grande di Naquane risalente all’ Età del bronzo.

Purtroppo essendo strutture in legno non abbiamo reperti a parte i pesi, quindi tutti gli studi sulla struttura del telaio vengono fatti attraverso fonti iconografiche.

Troviamo altre rappresentazioni sul Tintinnabulo della Tomba degli Ori di Bologna (600 a.C.).

Da questa immagine possiamo dedurre che il telaio era composto da una struttura prevalentemente rettangolare e stabile sulla quale si fissano i fili di ordito verticali e paralleli legati all’estremità inferiore a dei pesi che ne determinavano la tensione. In mezzo era fissato un asse che permette di dividere alternativamente i singoli fili di ordito per permettere il passaggio della trama aiutandosi con una navetta.

La struttura doveva essere inclinata per permettere la naturale divisione dei fili grazie alla forza di gravità.

In molti casi possiamo dedurre la grandezza del telaio dal numero di pesi trovati. I pesi potevano avere varie forme, i più comuni hanno una forma troncopiramidale, forati in mezzo.


Sitografia:

https://ambatii.wordpress.com/2010/10/23/la-tessitura-nel-mondo-antico/

http://www.treccani.it/enciclopedia/tessuti_(Enciclopedia-dell’-Arte-Antica)/

Fonte immagini: https://ambatii.wordpress.com/2010/10/23/la-tessitura-nel-mondo-antico/

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