Auriga di Delfi

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L’Auriga di Delfi è una scultura bronzea (h. 180 cm), databile al 475 a.C. e conservata nel Museo archeologico di Delfi.

Rinvenuta negli scavi del santuario di Apollo a Delfi, faceva parte di una quadriga, commissionata da Polizelo (Polyzalos di Deinomedes), tiranno di Gela, forse per ricordare una vittoria ottenuta nella corsa con i carri, nel 478 o 474.

La statua era collocata su un carro tirato da cavalli, del quale si conservano solo pochi frammenti. Lo stato di conservazione è ottimo, anche se è mancante del braccio sinistro. Venne fusa a pezzi in bronzo spesso, perché più resistente all’esposizione alle intemperie, con rifiniture eseguite a freddo: col bulino e con applicazioni di argento per la benda, rame per le ciglia, pietra dura per gli occhi.

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L’auriga veste un lungo chitone cinto in vita, pesante, scanalato, rigido quasi a costruire una colonna; nella mano destra tiene delle redini; il volto è leggermente rivolto a destra. Attorno al capo la tenia del vincitore, con decoro a meandro e incrostazioni di rame e argento. I capelli sono finemente disegnati, in riccioli che non alterano le dimensioni del capo. Lo sguardo è intenso e vivo, con la tensione competitiva appena leggibile.

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I piedi sono resi con una naturalezza fresca e precisa, molto veristica: mostrano infatti i tendini tesi per lo sforzo appena compiuto.

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Nonostante la statua sia evidentemente legata ai moduli arcaici, essa è percorsa da un vigore innovativo appartenente allo stile severo.

 

Bibliografia

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