Guerre persiane

Le guerre persiane sono i vari conflitti avvenuti tra le poleis greche e l’Impero persiano. Le guerre persiane iniziano intorno al 499 a.C. e finiscono nel 449 a.C.

Greci e Persiani cercano di espandere il loro potere ed entrano in conflitto. Le guerre persiane sono legate soprattutto al controllo dei commerci che passano per il mar Nero.

Nella prima guerra persiana Dario il Grande cerca di espandere l’Impero persiano verso Occidente e attacca la Grecia nel 492 a.C., ma la flotta persiana è distrutta da un tempesta terribile vicino al monte Athos. Nel 490 a.C. è sconfitto anche l’esercito persiano nella Battaglia di Maratona. A questo punto i Persiani navigano con la loro flotta verso Atene, perché vogliono distruggerla, ma quando arrivano vicino alla costa trovano l’esercito ateniese già pronto a combattere; così i Persiani rinunciano all’impresa e tornano in Persia.

Nella seconda guerra persiana, diventato il nuovo re dei Persiani, Serse I, figlio di Dario il Grande, vuole vendicare la sconfitta paterna e organizza subito una nuova spedizione contro la Grecia, perché vuole che la Grecia diventi una satrapia dell’Impero persiano.
Di fronte al pericolo persiano i rappresentanti delle poleis greche formano la Lega panellenica, sotto il comando del re di Sparta, per decidere insieme come combattere contro i Persiani. Le città più importanti della Lega sono Atene e Sparta.
All’inizio del 480 a.C. gli ambasciatori di Serse I vanno in molte città greche e chiedono loro di sottomettersi all’Impero persiano. Le città greche rifiutano e così inizia la guerra.
I Greci hanno diverse idee su come difendersi dai Persiani: mentre gli Spartani vogliono combattere sulla terra, perché l’esercito spartano è il più forte della Grecia e se l’esercito vincesse la guerra Sparta diventerebbe la città greca più importante;
gli Ateniesi vogliono combattere in mare, perché la flotta ateniese è la più forte della Grecia e se la flotta vincesse la guerra Atene diventerebbe la città greca più importante. Fin da questo periodo iniziano le ostilità fra Sparta e Atene per diventare la polis più forte della Grecia.
Alla fine i Greci decidono di combattere contro i Persiani sulla terra, ma solo pochi soldati greci aspettano i Persiani al passo delle Termopili. Nel 480 a.C. l’esercito greco e l’esercito persiano combattono; dopo giorni di combattimento quasi tutti i soldati greci si ritirano e rimangono solo 300 spartani che cercano di fermare per un po’ di tempo i Persiani, mentre il resto dell’esercito greco tenta di riorganizzarsi. Dopo avere sconfitto tutti i Greci al passo delle Termopili, i Persiani invadono il resto della Grecia e arrivano ad Atene, che saccheggiano e  incendiano.

A questo punto i Greci decidono di combattere in mare e la flotta greca sconfigge la flotta persiana a Salamina. Nel 479 a.C. anche l’esercito persiano è sconfitto a Platea e i Persiani lasciano la Grecia.

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