I metalli usati per le coniazioni

Alle origini furono impiegati quei metalli pregiati che in Oriente e in Grecia fin dalle epoche pre-monetali erano usati a peso, come misura del valore e mezzo dello scambio:

L’elettro, lega di oro e argento, reperibile anche in natura. Presente in Anatolia, fu usato per le prime monetazioni delle colonie greche della Ionia e della Lidia e rimase in uso fino al IV secolo a.C. La monetazione in elettro, battuta essenzialmente secondo uno standard “lidio-milesio”, comprende lo statere (= gr 14,1 ca.) e alcune sue frazioni, fino a 1/96. Gli esemplari possono avere entrambi i lati lisci, oppure striature su una delle facce, o anche raffigurazioni di animali o di protomi su un lato e il marchio di uno o due punzoni, il cosiddetto “quadrato incuso”, sull’altro.

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Testa di leone ruggente, sole con raggi sulla fronte; doppio quadrato incuso.

L’oro fu utilizzato per le coniazioni di maggior valore e si diffuse l’uso soprattutto in Oriente, mentre nel mondo greco, in epoca classica, le coniazioni auree sono sporadiche. Successivamente si diffuse l’oro dei re Macedoni a tal punto da essere imitato, a partire dal III a.C., dalle popolazioni dell’Europa centrale ed occidentale.
Nel mondo greco le monetazioni in oro ed elettro svolsero la funzione di valuta “internazionale” per il loro alto valore intrinseco, mentre nel mondo romano la produzione aurea fu sporadica fino all’epoca imperiale, quando divenne regolare la coniazione aurea affiancata a serie in argento e in leghe del rame.

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Statere di Alessandro Magno (336-323 a.C.)
Testa galeata di Atena; Nike stante con corona e stylis

L’argento è stato il metallo più utilizzato nell’antichità. Esso non si trova puro in natura. Sono in argento, in genere di ottimo titolo, le più importanti coniazioni delle città greche della Grecia propria e delle colonie. Il suo uso si diffuse nelle aree più ellenizzate dell’Impero persiano fin dal VI a.C. e anche nel mondo etrusco e tra le popolazioni italiche. Nel mondo romano, in epoca repubblicana, l’argento divenne la principale componente della produzione monetaria a partire dal denario (moneta tipica di Roma). L’argento ebbe periodi altalenanti in epoca imperiale fino ad arrivare d essere più una lega di rame con un contenuto bassissimo di argento.

 

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Tetradrammo di Atene (V a.C.)
Testa galeata di Atena; civetta stante dentro quadrato incuso

Il rame fu utilizzatissimo per la sua grande disponibilità in natura per rappresentare monete dal valore ridotto.

Il bronzo, lega di rame e stagno, fu il metallo impegnato a peso, come scala di valore e strumento dello scambio,

L’oricalco, lega di rame e zinco, è stato introdotto all’uso dalla riforma di Augusto del 23 a.C. e fu usato fino al III d.C.

Il piombo, materiale considetato troppo vile, fu utilizzato in casi di emissioni di necessità.

 

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