Kore di Antenor

La Kore di Antenor è una statua in marmo insulare (h. 215 cm) e conservata nel Museo dell’acropoli ad Atene. Fa parte della serie di statue votive femminili che fu in uso dedicare sull’acropoli di Atene all’incirca tra il 570 e il 490 a.C.

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Una tra le personalità artistiche di età arcaica che gli studiosi sono riusciti a identificare è quella di Antenor, che lavora tra 550 e il 520 a.C. e firma la grande kore che il ricco vasaio Nearchos dedica alla dea Atena.

Alta più di 2 metri, frammentaria, in essa confluiscono la monumentalità dorica e le finezze ornamentali del gusto ionico.

La figura è rivestita da un ampio chitone, le cui morbide pieghe si arricciano sul fianco sinistro, dove un braccialetto verde intagliato ne decora il braccio e la mano solleva la stoffa per permettere alla giovane di incedere verso il tempio, mentre la spalla e il braccio destro sono coperti dallhimation scavato a fitte pieghe piatte e trattenuto al petto da una fibula obliqua.

I capelli sono lisci nella parte superiore del cranio, mentre sulla fronte sono acconciati in riccioli ordinati su tre linee. Sul diadema restano tracce di decorazioni a meandri dipinta. I capelli che recano tracce di rosso scendono divisi in quattro ciocche su ogni spalla nella zona anteriore e cadono posteriormente in una massa semicircolare suddivisa in venti ciocche.

La kore fu rinvenuta nella cosiddetta “colmata persiana“, un terrapieno in cui erano stati sepolti i resti dei monumenti del VI secolo a.C. distrutti dai Persiani nel 480 a.C. 

Il braccio sinistro non è modellato a parte, come solitamente veniva fatto, ma unito al resto della statua. Il braccio destro, che era proteso in avanti a porgere l’offerta alla divinità, è mancante.
Il rapporto della statua con la base è stato messo in dubbio subito dopo il rinvenimento e la connessione dei frammenti tra loro.

 

Bibliografia

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