La cosiddetta Dama di Auxerre è una scultura greca in calcare conchiglifero del VII secolo a.C. conservata nel Museo del Louvre di Parigi. La statua è alta 65 cm (75 cm se si comprende il basamento).
La sua provenienza originaria è sconosciuta: fu acquistata nel 1895 da un impresario teatrale di Auxerre, che la cedette in seguito al locale museo. Venne ritrovata nei depositi del museo nel 1907 dal curatore del Museo del Louvre, al quale venne poi ceduta.
Attribuita alla scuola dedalica cretese e datata tra il 650 e il 625 a.C., la scultura rappresenta uno dei più antichi esempi di korai, figura femminile in posizione dell’ offerente, raffigurata in posizione stante con i piedi uniti, con la mano destra al petto in un gesto di preghiera e la sinistra distesa lungo il fianco. Indossa il peplo, una veste tipica con le spalle coperte da una mantellina e stretto in vita da un’alta cintura. La veste era in origine decorata in policromia (tracce di colore rosso sono ancora presenti sul busto), sulla base di un disegno reso con sottili incisioni sulla superficie della pietra.
Sulle vesti si notano ancora quadrati concentrici graffiti che formano un’ampia striscia centrale sul davanti della figura, e sull’orlo lievemente sollevato, da cui sporgono le punte dei piedi, è visibile una serie di incisioni parallele che probabilmente riproduce le pieghe di una sottoveste, che ci danno testimonianza dell’arte tessile dell’epoca. In origine l’intera figura era dipinta con colori vivaci e la parte superiore della veste era rifinita con una decorazione a squama.
Secondo lo stile della scultura detta dedalica, segue uno schema rigidamente frontale e la struttura corporea scompare nascosta dalla pesante veste. Il volto si presenta di forma triangolare, incorniciato dai due simmetrici triangoli della capigliatura, con grandi occhi a mandorla, spalancati. Conserva la vita sottile delle sculture minoiche, mentre la forma della capigliatura rivela influssi della scultura egizia.
Museo virtuale: Kouroi e korai 