Atena Polias

L’antico tempio di Atena Poliàs fu un tempio greco arcaico situato sull’Acropoli di Atene.

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Fino alla sua distruzione da parte dei Persiani nel 480 a.C., fu il santuario di Atena Poliade, la divinità protettrice della città di Atene, e venne in seguito sostituito dal Partenone. Si trovava al centro del pianoro dell’Acropoli, probabilmente sui resti di un palazzo miceneo. Fu dissotterrato nel 1885. Oltre alle sue fondazioni in situ, sono stati rinvenuti numerosi elementi architettonici di ordine dorico appartenenti alle sue diverse fasi di costruzione. Il complesso è talvolta descritto come “fondazioni Dörpfeld”, dal nome dell’archeologo Wilhelm Dörpfeld che per primo lo identificò e lo studiò, e fu anche soprannominato hekatónpedon, ovvero «tempio di 100 piedi».

Lo stilobate era leggermente curvo, sebbene rimanga incerto se questo valesse anche per la sovrastruttura. Nel pronao e nell’opistodomo due colonne ciascuna si trovavano tra due corte ante. La cella era molto corta, in effetti quasi quadrata, e suddivisa in tre navate da due file di tre colonne ciascuna. Il retro del tempio era suddiviso in un ampio opistodomo rettangolare seguito da una coppia di camere per lato. Le fondazioni erano composte di diversi materiali e costruite con varie tecniche. Mentre le parti portanti e i sostegni interni erano realizzati in pietra calcarea azzurra dell’Acropoli, le fondazioni della peristasi circostante erano di calcare locale poros. Sovrastruttura e parti decorative appaiono a loro volta costruite con vari materiali, tra cui poros e marmo pario.

Il tempio, che conteneva l’antico xoanon o statua lignea di Atena, che si ritiene fosse caduta dal cielo, fu distrutto nel sacco persiano del 480 a.C.

 

Bibliografia

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