Partenone

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La storia del Partenone è lunga più di duemila anni e comprende numerose trasformazioni: costruito nel V secolo a.C. come tempio di Atena, nel V secolo d.C. fu trasformato in una chiesa cristiana, nel XV secolo divenne una moschea, nel 1687 fu usato come polveriera e venne in parte distrutto da un colpo di mortaio veneziano; nei secoli successivi gran parte delle sue sculture furono asportate, soprattutto da lord Elgin nel 1801.

Il primo tentativo di costruire un santuario per Atena Parthenos sul sito dell’attuale Partenone ebbe inizio poco dopo la battaglia di Maratona (circa 490-488 a.C.), su solide fondazioni calcaree che estendevano e livellavano la parte meridionale della cima dell’Acropoli. Questo edificio sostituiva l’Hekatompedon e si trovava accanto al tempio arcaico dedicato ad Atena Poliàs. Il vecchio Partenone, spesso indicato come pre-Partenone, era ancora in costruzione quando i Persiani saccheggiarono la città nel 480 a.C., bruciando praticamente ogni edificio sull’acropoli.

A metà del V secolo a.C., quando l’acropoli ateniese divenne la sede del lega delio-attica e Atene era il più grande centro culturale del suo tempo, Pericle avviò un progetto di costruzione ambizioso destinato a durare per tutta la seconda metà del secolo. Nel corso di tale periodo furono eretti tutti gli edifici più importanti visibili sull’acropoli oggi: oltre al Partenone, i Propilei, l’Eretteo e il tempio di Atena Nike.

Il Partenone fu costruito sotto la supervisione generale dell’artista Fidia, che era incaricato anche della decorazione scultorea. Della progettazione venne incaricato Ictino, uno dei più importanti architetti nell’Atene dell’epoca, secondo Plutarco in collaborazione con Callicrate (forse il direttore del cantiere o l’appaltatore), che lavorò dal 447 al 438 a.C.In base ai registri dei lavori, la decorazione scultorea delle metope doriche sul fregio sopra il colonnato esterno fu realizzata tra il 446 e il 440 a.C. dalla bottega di Fidia. Le decorazioni delle metope e del fregio ionico intorno alla parte superiore delle pareti della cella, vivacemente colorate, furono completate entro il 438 a.C.

L’edificio venne sostanzialmente completato nel 432 a.C., allo scoppio della guerra del Peloponneso, anche se il lavoro sulle decorazioni proseguì almeno fino all’anno successivo. Alcuni dei rendiconti finanziari per il Partenone sono sopravvissuti e mostrano che la maggiore singola voce di spesa fu il trasporto della pietra dal monte Pentelico, circa 16 km da Atene, sull’Acropoli. I fondi furono in parte tratti dal tesoro della lega di Delo, che era stato spostato dal santuario panellenico di Delo all’Acropoli nel 454 a.C.

Per la cella del Partenone fu scolpita da Fidia la grande statua crisoelefantina di Atena Parthenos,alta circa 12,75 m, dedicata nel 439 o 438 a.C., impiegando oltre 1100 kg d’oro e riprendendo nelle decorazioni i motivi del fregio dell’edificio. 

Il Partenone sopravvisse come tempio dedicato ad Atena per nove secoli, fino a quando nel 435 Teodosio II decretò la distruzione di tutti i templi pagani dell’impero bizantino e la purificazione delle aree sulle quali sorgevano; Atene però era una città quanto mai refrattaria alla penetrazione del cristianesimo, soprattutto a causa dell’influenza dell’accademia neoplatonica, quindi molti templi pagani non furono distrutti ma trasformati in chiese; il Partenone fu chiuso probabilmente poco prima del 485.1024px-parthenon_frieze_map

Nello stesso secolo la statua di Atena Parthenos che troneggiava all’interno rimase distrutta da un altro incendio; nel 426 l’altra enorme statua di Fidia, l’Atena Promachos che svettava tra il Partenone e i Propilei, era stata trasportata per ordine dell’imperatore fino a Constantinopoli, dove rimase per secoli fino a quando fu distrutta, forse durante l’assedio di Costantinopoli del 1204 condotto durante la quarta crociata.

Nel corso dei secoli il Partenone è stato trasformato prima in chiesa cristiana e poi in moschea, fino a divenire polveriera sotto i Turchi. Nel 1687 un colpi di mortaio sparato da una nave veneziana durante l’assedio di Atene colpì il tempio distruggendone una parte.

Per cercare di porre rimedio ai problemi dell’Acropoli nel 1975 è stata istituita dal Ministero della Cultura una commissione interdisciplinare di esperti composta da archeologici, architetti, ingegneri e chimici che ha studiato e programmato l’esecuzione di tutte le opere necessarie al completamento del restauro del sito.

Proseguendo nel nostro itinerario relativo al Partenone ci troviamo nella Sala dedicata ai marmi del Partenone: le metope.

Approfondimento 1

Approfondimento 2

Bibliografia

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