La χαρις

Nella cultura della Grecia arcaica esistevano diverse forme di comunità. Accanto a quelle basate sui legami di parentela o di amicizia, si possono ricordare, le consorterie maschili, che erano nel contempo circoli in cui si banchettava insieme, si praticava la caccia o ci si esercitava nel combattimento; le associazioni religiose di varia natura; le città-stato, che potevano a loro volta dare vita a delle confederazioni di città, e infine la comunità di tutti i Greci. Malgrado i diversi statuti di queste associazioni, tutte si rifacevano a determinati valori fondamentali. Tra questi valori, la χαρις era una virtù importante, che comprendeva qualsiasi comportamento di carattere benevolo, contrassegnato dall’intenzione di allietare un’altra persona, e ricambio di tali iniziative attraverso un comportamento affine.

Essa non comprendeva solo le azioni, ma anche la disponibilità e propensione a comportarsi in modo benevolo, cortese, amabile, anche in campo erotico.

Senza la predisposizione alla χαρις reciproca, qualsiasi comunità sarebbe stata assolutamente impensabile.

 Nelle arti figurative di età arcaica non mancano esempi di rappresentazione di χαρις, sia nei suoi aspetti materiali che in quelli emotivi e comunicativi: tale è il caso delle offerte di doni nelle rappresentazioni del corteggiamento pederastico.

Bibliografia

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