Il sorriso arcaico

Il “sorriso arcaico” è una caratteristica costante nella maggioranza delle statue greche del VII e VI secolo a.C. indipendentemente dalla corrente stilistica.

Una delle interpretazioni proposte è che esso non fosse altro che una convenzione adottata dagli artisti del tempo per risolvere il problema della resa di un elemento, la bocca, fortemente caratterizzante la fisionomia umana: l’artista avrebbe “stirato” le labbra della statua per raggiungere un compromesso fra posizione e dimensioni.

Secondo un’altra interpretazione invece, il sorriso sarebbe autentico ed esprimerebbe uno stato di luminosa serenità e di armonia interiore: nella divinità per la sua perfetta condizione, nel devoto offerente per il compiacimento del rapporto col dio, nel giovane aristocratico defunto per la serena calma dell’eroe.

Interpretabile, secondo altri, come un segnale rivolto allo spettatore e atto a suggerire disponibilità e abilità nella comunicazione. Lo spettatore doveva dunque intendere che il personaggio rappresentato di fronte a sè aveva posseduto o possedeva quelle virtù che vanno sotto il nome della χαρις.

Sitografia:

http://www.iisforlimpopoli.it/artusij/area-studenti/doc_view/387-03-scultura-arcaica-e-classica

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